Zappa e la tettonica a placche

Per il primo concerto della stagione 2015-2016, Contrechamps presenta tre popolari artisti americani in un repertorio del tutto inaspettato: la musica contemporanea.

l'Ensemble Contrechamps. Foto: ©Alain Kissling

Gran parte della musica americana del XX secolo deve il suo colore distintivo alla stretta relazione con i generi popolari. Frank Zappa è stato un'icona del rock, anche se i suoi legami musicali più profondi sono più complessi; al di là della sua feroce critica sociale e della sua ostinata difesa della libertà di espressione, l'arte di Zappa deve molto ai compositori che amava: Igor Stravinsky, Edgar Varèse e Anton Webern.

John Zorn, la cui carriera assomiglia a un collage surrealista, giustappone posizioni estetiche a priori incompatibili: jazz, death metal, hardcore punk, klezmer e musica contemporanea. Il dissidente politico Conlon Nancarrow - era comunista - fu espulso dagli Stati Uniti, e fu per forza di cose che compose esclusivamente per pianoforte, con brio. La serata sarà anche l'occasione per conoscere la compositrice australiana Liza Lim, alla quale Contrechamps ha commissionato un nuovo lavoro per violino solo ed ensemble.

Questo primo concerto della stagione si terrà il 29 settembre nella nuova sala concerti Alhambra di Ginevra. Il solista sarà il brillante violinista David Grimal. La serata sarà preceduta da una conferenza di Brice Pauset dal titolo "Musica popolare e musica contemporanea: breve storia di un lungo malinteso".

Una stagione tettonica
La stagione 2015-2016 è intitolata "Plate Tectonics". I movimenti delle placche tettoniche sono all'origine dei paesaggi più belli, ma anche di intense perturbazioni. Facendo eco al modello geologico, Contrechamps presenterà concerti dai contorni ben definiti, mentre altri riuniranno opere e posizioni estetiche antagoniste ma dominate da un'idea comune. Il 18 marzo 2016, la stagione sarà segnata da uno spettacolare concerto al Bâtiment des Forces Motrices, in collaborazione con l'HEM e il Festival Archipel, con il monumentale Trans di Karlheinz Stockhausen, accompagnato dalla strana poesia premonitrice del compositore canadese Claude Vivier.

Per saperne di più: www.contrechamps.ch
 

 

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