Un nuovo percorso

Nato dall'entusiasmo e dall'energia di Pavel Vernikov, presto affiancato in questa avventura da Gidon Kremer, il concorso violinistico "Tibor Junior" si è tenuto per la prima volta quest'anno.

Masha Lakisova. Foto: Claude Dussez

Questo nuovo tipo di concorso offre ai giovani candidati, tra i 14 e i 17 anni, un percorso professionale innovativo: La nozione stessa di "concorso" è paradossale quando si tratta di musica, perché se l'idea di un confronto e poi di una classifica, basata su un'esibizione virtuosa, ha un ingrediente "sportivo" che sembra controindicato rispetto alla profondità della realizzazione artistica, una certa competitività è comunque al centro della pratica quotidiana del musicista, che è costantemente in conflitto con se stesso, confrontando le proprie capacità con i propri ideali e cercando di guadagnare terreno su uno rispetto all'altro.

La filosofia di "Tibor Junior" fa eco a queste osservazioni. I giovani ne sono consapevoli attraverso le caratteristiche specifiche del concorso. Innanzitutto, è garantito l'anonimato dei partecipanti. La giuria conosce solo i nomi, l'età e la nazionalità dei candidati, ma non ha accesso al loro background o all'identità dei loro insegnanti. In questo modo, a essere giudicati sono gli artisti in quanto tali e non i prodotti di un programma didattico designato. Il programma musicale, invece, pur mantenendo alcuni standard, tende a essere più aperto, offrendo ai giovani un felice mix di brani obbligatori e scelte personali; anche la musica contemporanea ha un posto d'onore, essendo presente in ogni turno, e i violinisti sono incoraggiati a interrogare la musica del loro tempo e a confrontarsi con essa in modo rigoroso piuttosto che limitarsi a un repertorio fisso.

Un altro aspetto importante del concorso è la presenza di duetti in ogni turno, che i violinisti junior condividono tra loro o con i membri della giuria. Questo elemento insolito è stato pensato per enfatizzare l'idea di comunicazione, condivisione e ascolto, e aiuta a rimettere al centro la musica, piuttosto che l'ego del musicista, cosa che sembra importante trasmettere agli artisti agli albori della loro carriera. Da un punto di vista pedagogico, suonare con la giuria offre anche una meravigliosa opportunità di apprendimento. Questa "collaborazione" con la giuria si concretizza anche nel fatto che i candidati eliminati entrano automaticamente a far parte dei giurati per i turni successivi; si trovano quindi in mezzo a solisti e pedagoghi di prestigio, con i quali scambiano idee e con i quali sviluppano le loro capacità di ascolto e di critica. La loro voce conterà anche nelle deliberazioni finali, così come quella dell'orchestra, poiché l'ultima particolarità del concorso "Tibor Junior" è che tutte le fasi si svolgono con un'orchestra, l'Hemu nel primo turno e la Kremerata Baltica nel secondo turno e nella finale.

Il concorso ha una dimensione educativa e in concomitanza con l'evento vengono organizzati numerosi incontri e masterclass.

14 candidati di 11 nazionalità hanno partecipato alla fase finale del concorso, che si è svolta nell'ultima settimana di agosto a Sion; la finale si è tenuta al teatro Valère il 2 settembre.

I vincitori

1° PREMIO: Masha Lakisova (USA)
2° PREMIO: Iris Scialom (Francia)
3° PRIX EX AEQUO: Arthur Traelnes (Svizzera) e Qingzhu Weng (Cina)

Sono stati assegnati anche quattro premi speciali:
Premio del pubblico: Arthur Traelnes (Svizzera)
Invito a suonare con la Kremerata Baltica in Lettonia: Arthur Traelnes (Svizzera)
Invito a suonare al concerto di apertura del Concorso Il Piccolo Violino Magico nel 2019: Masha Lakisova (USA)
Premio della Fondazione Sion per la musica per violino: Ju Seon Kim (Corea del Sud)

 

Anche lei può essere interessato