Suisa per un servizio pubblico forte
In occasione dell'Assemblea generale di Suisa, compositori, parolieri ed editori musicali hanno approvato e firmato una risoluzione volta a rafforzare il servizio pubblico. In questo documento, i membri della cooperativa Suisa chiedono al Parlamento svizzero di tenere conto del ruolo fondamentale svolto dai canali televisivi e dalle stazioni radiofoniche finanziati dal canone.
I canali e le stazioni della SSR trasmettono un'alta percentuale di musica svizzera, il che li rende una piattaforma indispensabile per i creatori di musica. Permettono alla musica svizzera di essere scoperta e portata all'attenzione del grande pubblico.
Circa 300 creatori di musica e altri ospiti della politica, delle associazioni e dell'industria musicale hanno partecipato all'Assemblea generale della Suisa, tenutasi a Zurigo il 23 giugno. I suoi membri - compositori, parolieri ed editori musicali - hanno colto l'occasione per esprimersi a favore delle stazioni televisive e radiofoniche finanziate dal canone. La Suisa ha redatto una risoluzione in cui si chiede ai parlamentari svizzeri di tenere conto del ruolo dei canali e delle stazioni finanziate dal canone e di non indebolire la loro posizione nel dibattito sull'iniziativa "No Billag" o in qualsiasi iniziativa volta a limitare la SSR.
I musicisti svizzeri lanciano l'allarme
Per i creatori di musica svizzeri, questi canali e stazioni, che presentano la loro musica e forniscono una piattaforma di prim'ordine, sono di vitale importanza. Finanziati dal canone, svolgono un servizio pubblico che comprende intrattenimento, musica e cultura. Attualmente i canali e le stazioni della SSR trasmettono musica svizzera di tutti i generi e dispongono di un totale di 20% di musica svizzera - più del doppio in media rispetto ai canali e alle stazioni privati.
Risultati annuali eccellenti
In occasione dell'Assemblea generale, i soci Suisa presenti hanno approvato il bilancio 2016 della loro cooperativa. L'anno scorso Suisa ha registrato i migliori risultati della sua storia ed è ora in grado di ridistribuire 128,9 milioni di franchi svizzeri a compositori, parolieri ed editori musicali.