Riscoprire la pratica musicale
Con questo manuale di improvvisazione polifonica, imparare a suonare il contepoint non è un lavoro difficile.
Per mille anni, dagli inizi della polifonia fino all'inizio del XIX secolo, i musicisti di chiesa hanno abbellito il canto liturgico con una o più voci improvvisate, ciò che in Francia era noto come "canto dal libro". Ripresa negli ultimi anni, questa tecnica di improvvisazione riporta in vita il contrappunto, spesso visto come un esercizio arido e scollegato dalla realtà musicale. In questo manuale pratico di improvvisazione polifonica rinascimentale, Barnabé Janin propone un approccio altamente pedagogico per esercitarsi progressivamente con nuovi vincoli, da soli o - meglio ancora - con altri musicisti, accumulando esperienza e imparando sbagliando. L'idea non è quella di inventare qualcosa di inaudito, ma di utilizzare i materiali musicali dell'epoca per disporli e combinarli in semplici contrappunti (una nota improvvisata per ogni nota del cantus firmus) o "fioriture" (più note improvvisate). In questo modo, l'apprendimento del contrappunto, che Schütz paragonava al mordere una noce dura, può essere assimilato come se fosse un divertimento, sia cantando che suonando su qualsiasi strumento antico o moderno, inventando canoni, gimeli o finti-bourdon, dal semplice contrappunto a due voci al doppio canone o ai florilegi a quattro voci su un cantus firmus. Il libro contiene anche un solido corpus di canti firmi tratti dalla plainsong, dai salmi protestanti e dagli chansonniers medievali e rinascimentali, oltre a una breve panoramica di alcuni elementi teorici e alla prefazione di Jean-Yves Haymoz, pioniere nella riscoperta di questa pratica musicale che ci riserva ancora molte sorprese. Si noti che il www.contrapunctus.org conterrà informazioni aggiornate su questo argomento.
Barnabé Janin, Chanter sur le livre - Manuel pratique d'improvisation polyphonique de la Renaissance (15ème et 16ème siècles), 192 p., € 25,00, Editions Dominique Guéniot, Langres, 2012