La teoria musicale nel XX secolo e Telemann

Nel corso degli anni, le Editions Symétrie hanno pubblicato un'ampia gamma di libri dedicati alla musica e alla musicologia, oltre a corrispondenze e scritti di musicisti. Due esempi recenti:

Sotto la direzione scientifica di Nicolas Donin e Laurent Feneyrou, un gruppo internazionale di specialisti della musica occidentale del XX secolo, tra cui alcuni musicologi svizzeri (P. Albèra, R. Brotbeck, R. Campos, T. Hirsbrunner, G. Starobinski), ha prodotto un'opera incomparabile: un vasto panorama che non ha equivalenti in francese. Quasi 70 capitoli sono dedicati alle tecniche di scrittura, da Schönberg, Scriabin e D'Indy a Zimmermann, Xenakis e Ligeti; dal Trattato di orchestrazione da Koechlin a Tecnica del linguaggio musicale dal dadaismo, dalla musica microtonale e dalla politonalità al minimalismo, allo spettralismo e all'elettronica dal vivo.

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Uno dei vantaggi di questo libro è che non si limita agli scritti teorici dei compositori, ma guarda anche al processo compositivo stesso. Un'altra qualità di quest'opera è la volontà di non fare discriminazioni, senza apriorismi stilistici, illustrando così l'affascinante diversità della musica del XX secolo. Pubblicata in due grandi volumi cartonati, quest'opera è essenziale per chiunque desideri approfondire la propria conoscenza della musica degli ultimi cento anni.

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Nicolas Donin e Laurent Feneyrou, curatori scientifici, Théories de la composition musicale au XXe siècle, 1840 p. in 2 volumi, € 395,00, Editions Symétrie, Lyon 2013, ISBN 978-2-914373-60-9

 

Autobiografie di Telemann

In un formato molto più leggero, le Editions Symétrie hanno pubblicato le tre più o meno brevi autobiografie scritte da Telemann su richiesta di Mattheson (per il suo Scuola generale di medicina del 1731 e la sua Grundlage einer Ehrenpforte del 1740, nonché per il Lexikon Musikalisches (1732) del cugino di Bach, Johann Gottfried Walther, il primo dizionario musicale in tedesco. Non senza umorismo, Telemann descrive come, da bambino precoce e dotato, gli fosse stato proibito di suonare per parte della sua giovinezza e come abbia disobbedito, diventando un musicista autodidatta. Racconta il suo apprendistato negli stili francese e italiano e l'influenza dei musicisti popolari polacchi, dai quali "chiunque prestasse attenzione poteva raccogliere idee per una vita intera in otto giorni". Entriamo nel mondo intimo di colui che è considerato il compositore più prolifico di tutti i tempi, grazie alla sua "naturalezza che non sopporta l'ozio", che lo fa vivere "in continua e gioiosa attività". La sua sconfinata immaginazione unita al duro lavoro gli permise, ad esempio, di scrivere quasi 200 ouverture orchestrali (suite) in soli due anni. Una breve ma illuminante introduzione descrive anche questo periodo, durante il quale cominciava ad affermarsi una cultura specificamente tedesca.

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Georg Philipp Telemann, Autobiografie, introduzione e traduzione di Gabrielle Marcq, 96 p., € 9,50, Editons Symétrie, Lione 2013, ISBN 978-2-914373-90-6

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