La vita e l'opera di Bartók

Fayard ha recentemente pubblicato una biografia del genio ungherese nella sua ricca collezione di biografie di compositori.

Bartók mentre registra canzoni popolari nel 1909. Fonte: Paul Griffiths, wikimedia commons

Frutto di dieci anni di lavoro e di ricerche, condotte con rigore ed entusiasmo, il libro di Claire Delamarche non solo ci immerge nella vita e nell'opera di Bartók, ma lo avvicina a noi evocando i legami tra le sue creazioni e il suo carattere, la sua vita quotidiana e gli eventi che lo hanno segnato. L'autrice non ha esitato a imparare l'ungherese per poter tradurre lei stessa estratti di lettere e testi scelti con cura. Ogni opera di Bartók viene presentata, dalle più modeste ai più grandi capolavori, evidenziando l'evoluzione e la logica del suo linguaggio. Man mano che si sfogliano le pagine, si scopre tutta la complessità di questo personaggio, il cui rigore è evidente nella precisione della sua scrittura. Dopo un periodo giovanile di esaltato nazionalismo, il suo lavoro di raccolta di canti popolari e la sua empatia per le minoranze oppresse gli aprono gli occhi ed eclissano il suo sciovinismo: "Il mio vero principio guida... è la fraternizzazione tra i popoli, contro tutte le guerre e tutte le discordie. Cerco di illustrare questa idea nella musica al meglio delle mie possibilità; non sono chiuso a nessuna influenza, sia che provenga da uno slovacco, da un rumeno, da un arabo o da qualsiasi altra fonte". Allo stesso tempo, rinunciò al suo ardente cattolicesimo, diventando ateo e definendo una nuova Trinità: Natura, Arte e Scienza.

A poco a poco, entrando in contatto con le melodie popolari e i loro modi, la sua armonia si aprì a nuove strade, allontanandosi dall'attrazione tonale. Costruì un nuovo ordine armonico che non era più solo una successione di tensioni e rilassamenti, e si mise alla ricerca di una musica naturale e libera, semplice nonostante la sua complessità, in cui l'asimmetria e i ritmi irregolari erano più importanti della dimensione e della battuta. Caratteristiche come la forma ad arco, la complessità metrica e l'uso della settima minore come consonanza compaiono molto presto nelle sue opere. Opera dopo opera, seguiamo il filo conduttore che porta alla piena fioritura del classicismo bartokiano: l'equilibrio tra scienza e immaginazione, tra energia e lirismo, come si può riscontrare, ad esempio, nel suo capolavoro, la Musica per archi, percussioni e celesta. Tra le appendici che completano il libro, merita una menzione particolare il catalogo completo delle sue opere.

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Claire Delamarche, Béla Bartók, 1040 p., € 39,00, Editions Fayard, Paris 2012, ISBN 9782213668253

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