Scritti inediti in francese o ritradotti

Una nuova pubblicazione offre uno sguardo sul mondo del più famoso compositore americano vivente.

"Six Marimbas" di Steve Reich, eseguito dalla London Sinfonietta. Foto: bram/flickr commons

La Cité de la musique-Philharmonie de Paris ha recentemente pubblicato diverse opere, tra cui una serie dedicata agli scritti dei compositori. Uno degli ultimi volumi, dedicato a Steve Reich, fornisce una buona introduzione alla musica del più importante rappresentante del movimento minimalista americano, grazie a circa novanta testi scritti nell'arco di mezzo secolo, inediti in francese o ritradotti. Organizzato cronologicamente, ci permette di seguire la sua evoluzione, anche se il lettore può seguire percorsi meno lineari, a seconda del suo interesse o del suo capriccio.

Questo libro contiene presentazioni o analisi più dettagliate di una cinquantina di opere - l'equivalente di quasi tutto il catalogo di Reich -, diverse interviste realizzate in momenti diversi della sua carriera, brevi omaggi a compositori di entrambe le sponde dell'Atlantico e altri scritti su argomenti diversi come il rapporto tra linguaggio parlato e musica, la disposizione dell'orchestra e l'uso del nastro video nelle sue composizioni. Molto più pratico che teorico, il suo pensiero musicale si concentra su alcuni assi (canoni, ambiguità metriche, ritmo, ruolo dell'interpretazione) o sulle influenze che lo hanno alimentato, tra cui la polifonia medievale e rinascimentale, la cantillazione sinagogale e la musica extraeuropea (come quella dell'Africa occidentale e di Bali), È convinto che attualmente rappresenti "la più importante fonte di nuove idee per i compositori e i musicisti occidentali", la cui conoscenza "getta anche nuova luce sul sistema occidentale e ci mostra che è solo uno dei tanti". " Considerandosi un artigiano con una forte responsabilità nei confronti di chi ascolta la sua musica, parla delle sue affinità con i compositori che stima (tra cui Copland, Pärt e Weill), o dei suoi rapporti con altri "minimalisti" (Glass, Adams, ecc.) e le loro opere. Le sue posizioni sulla musica del suo tempo, a volte brusche e indifferenziate, riflettono da un lato una grande moderazione nei confronti della musica europea contemporanea, che considera manierista, e dall'altro un entusiasmo per la musica anglosassone e i compositori emancipati.

Image

Steve Reich, Différentes Phases, 480 p., € 30,00, Philharmonie de Paris, 2016, ISBN 979-10-94642-12-2

Anche lei può essere interessato