La vita materiale dei musicisti indipendenti

Marc Perrenoud e Pierre Bataille hanno condotto un'indagine sui musicisti, sulle loro carriere e sui loro redditi nella Svizzera francese.

Foto: Marko Blažević / Unsplash.com

L'originalità della ricerca sociologica Musicisti VIVI condotto dagli accademici Marc Perrenoud e Pierre Bataille sui musicisti della Svizzera francese è dovuto innanzitutto al suo tema. Invece di procedere per genere musicale, i ricercatori hanno esaminato la situazione socio-economica dei musicisti non impiegati in un'orchestra - i musicisti freelance. Sette musicisti, il più possibile diversi per età, sesso e tipo di locale, sono stati invitati a contattarne altri tre, e così via, per arrivare a una popolazione di 123 persone da cui un team di ricercatori ha raccolto dati quantitativi e qualitativi attraverso interviste individuali. Le interviste sono una seconda caratteristica speciale di questo approccio, che questo libro illustra con estratti anonimi.

Da questo studio emergono tre gruppi: i "creatori", che eseguono opere originali in un contesto concertistico o di spettacolo dal vivo; gli "artigiani", che forniscono un servizio ed eseguono un repertorio non proprio, di solito fuori dal palco; e infine gli "insegnanti". Sebbene i risultati dell'indagine non forniscano rivelazioni sorprendenti sulla vita materiale dei musicisti indipendenti nella Svizzera francese, alcune ipotesi vengono confermate. Ad esempio, il basso livello di sostegno fornito agli artisti dall'assicurazione contro la disoccupazione - a differenza dello status di esecutori intermittenti in Francia - costringe i musicisti a ripiegare sull'insegnamento, e la popolazione francofona si dimostra un grande consumatore di lezioni di musica.

Altri risultati, che non sorprenderanno i lettori, sono che i redditi sono più bassi della media svizzera, che gli uomini sono più numerosi delle donne e che la stragrande maggioranza di questi musicisti freelance deve moltiplicare le proprie attività, sia come musicisti (tenendo concerti, esibendosi, insegnando) sia svolgendo lavori che non hanno nulla a che fare con la musica. A questo proposito, i ritratti sono talvolta sorprendenti. Prendiamo Boris (non è il suo vero nome), idraulico due giorni alla settimana e bassista "mercenario" che suona in media 150 concerti all'anno.

Image

Marc Perrenoud, Pierre Bataille: Vivre de la musique? Enquête sur les musicien-ne-s et leurs carrières en Suisse romande (2012-2016), 191 p., Fr. 26.00, Edititons Antipodes, Losanna 2019, ISBN 978-2-88901-162-9

Anche lei può essere interessato