La musica del silenzio

Due opere recenti: una monografia sulla vita, il pensiero e le opere del compositore georgiano Kancheli e un saggio sulla ricezione dell'opera di Debussy.

Giya Kancheli nel 2010. Foto (estratto) : George Mel/wikimedia commons CC BY-SA 2.0

Formatosi nel vuoto del mondo artistico sovietico, il compositore georgiano Giya Kancheli, morto nel 2019 all'età di 84 anni, ha approfittato del disgelo per scrivere alcune partiture d'avanguardia prima di trovare il proprio stile: musica modale, profondamente malinconica, volutamente semplice, in cui i silenzi giocano un ruolo fondamentale, lenta fino a sospendere ogni percezione del tempo, spesso raffinata e interiorizzata, con contrasti dinamici estremi e vere e proprie esplosioni di suono. È stato influenzato in particolare da Bartók, Shostakovich, Stravinskij e, naturalmente, dalla musica popolare georgiana, ma anche dal jazz e dalla musica da film (di Nino Rota, tra gli altri). È noto soprattutto per le sue opere orchestrali, in particolare un ciclo di sette sinfonie, che alternano passaggi lirici, misteriosi, meditativi ed epici, e numerosi brani concertanti, tra cui Pianto dal vento È anche autore di un numero considerevole di opere per il cinema e il teatro. Da tempo specialista di musica nordica, l'autore di questa monografia, Jean-Luc Caron, è un ammiratore di lunga data del tbilissiano, che emigrò (non esiliò) a Berlino e poi trascorse un quarto di secolo ad Anversa, di cui mette in luce la ricca personalità umanista, mistica più che religiosa, il pensiero e le composizioni, più di 80 delle quali sono descritte in dettaglio. Il libro contiene numerose appendici, tra cui un catalogo delle opere, una discografia selettiva e un dizionario biografico dei principali personaggi legati a Kancheli.

Debussy non aveva molta pazienza per i poemi sinfonici descrittivi che seguono un programma passo dopo passo, o per le opere wagneriane con leitmotiv che impongono una griglia di lettura dell'azione in corso. Preferiva lasciare ai suoi ascoltatori una completa libertà di immaginazione, permettendo loro, attraverso un subconscio incondizionato, di sperimentare le sensazioni di effluvi sottili o di concepire corrispondenze nascoste, senza vincoli o percorsi segnati. Questa nuova arte dell'ascolto andava contro le abitudini dell'epoca e sorprese i contemporanei di Debussy, causando difficoltà nella percezione di alcune sue opere. Il dettagliato saggio di Andrea Malvano affronta in modo innovativo questo fraintendimento della poetica debussyana con un duplice approccio, prendendo in esame tre grandi composizioni (Notturni, La Mer e Iberia) studiando la loro ricezione e l'analisi musicale delle partiture. Sarà ancora più facile capire perché l'autore di Preludio al Pomeriggio di un fauno ha chiesto "un po' di benevolenza" a un pubblico che voleva delicato e tutt'altro che volgare.

Jean-Luc Caron: Giya Kancheli - Les méditations musicales d'un sage, 350 p., € 36,00, Editions l'Harmattan, Paris 2023, ISBN 978-2-14-030630-3

Andrea Malvano: Debussy, un nouvel art de l'écoute, 270 p., € 25,00, Van Dieren Editeur, Paris 2022, ISBN 978-2-37466-024-0

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