L'uso terapeutico della musica

Da alcuni decenni, ricerche scientifiche specifiche o multisettoriali esaminano i benefici terapeutici della musica, la sua azione curativa su patologie fisiche e mentali e il suo contributo al benessere. Le neuroscienze hanno confermato l'importanza della musica nello stimolare funzioni cerebrali come la memoria, il movimento e il piacere, aiutando a prevenire o ad alleviare disturbi neurodegenerativi e sofferenze croniche. Il libro, edito da Dunod, raccoglie i contributi di 20 autori specializzati nel loro campo, tra cui ricercatori di psicologia cognitiva, medici, musicisti, musicoterapeuti e neuropsicologi, ed è strutturato in quattro sezioni principali, ciascuna suddivisa in capitoli. Include un'ampia gamma di studi interessanti sul posto dell'arte di Euterpe nell'evoluzione umana e nella società, sull'etnomusicologia medica, sulla percezione, sulle emozioni e sulle diverse forme di memoria musicale, sull'influenza delle conoscenze e delle aspettative, sull'acquisizione della percezione tonale, sulle correlazioni tra ritmo e abilità motorie, sull'utilità degli interventi musicali dalla prima infanzia fino alle cure palliative, comprese le applicazioni cliniche dell'ascolto come antidolorifico (in particolare con gli esecutori che suonano dal vivo in situ), l'aiuto all'apprendimento del linguaggio o il miglioramento dell'attenzione, i problemi e i danni all'udito, i possibili usi impropri dell'udito, le patologie dei musicisti, come il dolore muscoloscheletrico associato all'esecuzione strumentale o le malattie neurologiche, e la loro prevenzione. Interamente accessibile ai non addetti ai lavori, questa vasta rassegna di conoscenze mette in luce anche ciò che i musicisti e gli amanti della musica sperimentano quotidianamente e dimostra l'aspetto preventivo e i benefici dell'ascolto e della pratica musicale.

Musique, sciences et santé, a cura di Emmanuel Bigand e Gérard Mick, 352 p., € 32,00, Dunod, Malakoff 2024, ISBN 9782100800261