Intervista con Arvo Pärt

Il primo libro in francese sul compositore estone.

Arvo Pärt nel 2008. Foto: Woesinger / Wikimedia commons

Sorprendentemente, non è ancora apparsa alcuna opera su Arvo Pärt in francese. La traduzione di una lunga intervista al compositore da parte del musicologo italiano Enzo Restagno, preceduta da una prefazione del traduttore David Sanson e seguita da uno studio di Leopold Brauneiss, colma una grande lacuna. In esso l'estone racconta la sua vita, le persone che ha incontrato (il suo maestro Heino Eller, Nono, ecc.), la sua resistenza ai dogmi estetici e il suo percorso interiore: pur avendo iniziato la sua carriera di compositore sotto l'egida delle avanguardie (serialismo, uso del collage di elementi della musica barocca), sentì ben presto di aver raggiunto un'impasse. Convinto di non poter andare oltre con il materiale musicale che utilizzava, come saturato dall'abbondanza di mezzi, Pärt smise momentaneamente di comporre e si mise alla ricerca di una linea musicale semplice che vivesse e respirasse internamente. La scoperta del canto gregoriano, il cui studio è paragonato a una trasfusione di sangue, e la riflessione sugli inizi della polifonia gli permettono di trovare uno stile che d'ora in poi sarà inseparabile dalle sue nuove opere, che egli chiama "stile tintinnabuli". Questo stile è caratterizzato da una sorta di tensione tra una o più linee melodiche in libero movimento e le note principali delle armonie dello stesso modo, in un'altra voce o distribuite su più voci. La sua prima opera in questo stile (Per AlinaSolo gradualmente si convinse del nuovo stile che aveva appena inventato. In breve tempo, scrisse opere più importanti come Cantus in memoriam Benjamin Britten, Tabula rasa o PassioÈ una musica in cui il silenzio è essenziale quanto il continuum del suono. Lo studio approfondito e informato di Brauneiss, intitolato "An Introduction to the Tintinnabuli Style", fornisce una descrizione precisa delle regole che governano la creazione di questo mondo sonoro e il suo successivo sviluppo. A metà strada tra la determinazione e il caso, al tempo stesso minimale e complessa, frutto di una rigorosa osservanza di regole astratte ma che attrae più l'orecchio che l'intelletto, questa musica scarna sembra antica anche se potrebbe essere stata scritta solo oggi.

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Enzo Restagno, Leopold Brauneiss, Arvo Pärt (prefazione e traduzione di David Sanson), 304 p., € 22,00, Actes Sud / Classica, Arles 2012, ISBN 978-2-330-01241-0

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