Un libro per lo studio di Tibor Varga

Uno degli studi di registrazione più belli della Svizzera rischia di essere demolito. Un libro racconta la sua storia.

Lo studio, dove i pannelli acustici permettono di modificare il riverbero. Foto: J.-N. Rybicki

Lo studio di Tibor Varga a Grimisuat (VS) è uno dei due luoghi più adatti in Svizzera per registrare musica classica. L'altra è la famosa Salle de Musique di La Chaux-de-Fonds, che può rivelarsi troppo costosa da affittare per le produzioni odierne con budget sempre più limitati e che, a seconda delle condizioni, può risentire del rumore dei vicini. Niente di tutto questo a Grimisuat. Eppure questo luogo magico è in pericolo: chiuso dal 2009, rischia di essere demolito.

Il musicologo Vincent Arlettaz ha recentemente pubblicato uno studio molto approfondito su questo edificio, progettato dallo stesso Tibor Varga - con l'incerto aiuto di un professore di acustica - sulla sua storia, sulle registrazioni effettuate e sul suo ipotetico futuro. Il libro è pubblicato dalla HEMU ed è disponibile gratuitamente su richiesta.

Il libro rivela le sorprendenti qualità dello studio, soprattutto l'acustica - descritta in particolare dall'ingegnere del suono Jean-Claude Gaberel, un visitatore abituale - ma anche la bellezza e la serenità del paesaggio e l'accoglienza che il genero di Tibor Varga, Jean-Noël Rybicki, riservava ai musicisti in visita. Conosciamo anche le difficoltà della sua costruzione, i difetti di isolamento e di impermeabilizzazione e le controversie finanziarie che hanno portato il proprietario in tribunale. Scopriamo anche un lato nascosto della vita di Tibor Varga, un tuttofare incallito che coinvolgeva tutta la sua famiglia nel lavoro di saldatura dei cavi e di regolazione delle apparecchiature di registrazione. In effetti, Tibor Varga morì quando cadde mentre spostava un grosso registratore a nastro, un po' come Lully, che morì per un colpo al piede inferto da un bastone da sterzo.

Oggi la situazione dello studio è più tesa che mai. Il 1° novembre è stata indetta una gara d'appalto per la demolizione. La principale speranza che rimane è quella di trovare un gruppo di acquirenti che si uniscano per comprare la parte della proprietà in cui si trova lo studio, stimata in circa un milione di franchi. Non si tratterebbe né di una donazione né di un investimento, ma di una comproprietà, senza alcun profitto, almeno inizialmente. Vincent Arlettaz e le persone che stanno cercando di salvare questo luogo unico dal naufragio sono quindi alla ricerca urgente di mecenati.

Per ordinare il libro: Vincent.Arlettaz@hemu-cl.ch

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