La finezza dei matrimoni atipici e audaci

Il duo Maria de la Paz e Ignacio Lamas costituisce lo zoccolo duro di questo progetto a geometria variabile, esibendosi sia come duo che accompagnati da altri strumentisti.

Barrio Oscuro © AN - Maïna Loat

Maria de la Paz e Ignacio Lamas, l'una argentina e l'altro spagnolo: due personalità con molti punti in comune, tra cui la lingua e la cultura musicale tradizionale, per non dire folcloristica, delle loro radici ispanofone... ma non solo.

Barrio Oscuro sembra essere stata la casa musicale di Lhasa e Thom Yorke, sotto l'occhio benevolo di Arno e Tom Waits. Lontano dai cliché di un "varietà mondiale" che potrebbero essere impliciti nell'uso di testi in spagnolo, questo è un album molto contemporaneo, che ci sorprende con il suo rock cesellato, più profondo che oscuro, anche se si addentra in atmosfere notturne o sommesse.

Con il suo potenziale carismatico e la sua potenza melodica, Barrio Oscuro è un progetto di matrimoni atipici e audaci, che osa combinare acustica/macchine e tradizione/modernità con grande finezza.

Sebbene sia deplorevole che le loro influenze si sentano a volte troppo chiaramente, tanto che certi paesaggi sonori sembrano modellati su brani dei Lhasa o dei Radiohead in particolare, ogni traccia nel suo insieme riesce a fornire un suono tripolare che spacca, anche nei pezzi più delicati. Questo è uno degli innegabili punti di forza dell'album: il suono dei Barrio Oscuro!

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"Barrio Oscuro" di Barrio Oscuro, Harmonia Mundi/Musicora BO 44844> http://barriooscuro.bandcamp.com/

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