Alban Berg al microscopio

Pierre-Alain Monot, direttore del Musikkollegium Winterthur, ci presenta alcuni dei capolavori di Alban Berg arrangiati per piccolo ensemble orchestrale.

Alban Berg dipinto da Arnold Schoenberg nel 1910 (particolare). Wikimedia commons

Queste riduzioni, realizzate da John Rea e Andreas N. Tarkmann, hanno un effetto lente d'ingrandimento: abituati a sentire queste opere suonate da una massa orchestrale più grande, possiamo trovarci sorpresi o addirittura disorientati in alcuni passaggi, ma hanno il merito di focalizzare maggiormente l'attenzione sui dettagli e sulla tessitura delle partiture. Questa è la specialità di Pierre-Alain Monot, fino a poco tempo fa direttore principale del NEC, noto per la sua dizione cristallina e la sua lettura trasparente e precisa delle polifonie più complesse, che qui mette in risalto la modernità del linguaggio di Alban Berg.

Questa registrazione ricorda anche il legame storico tra la città di Winterthur e il compositore austriaco: nel 1927, Alban Berg fu ospite di Werner Reinhart, il famoso mecenate e amico che, qualche anno prima, gli aveva commissionato delle riduzioni delle opere del compositore. Wozzeck per pianoforte. Il direttore d'orchestra Hermann Scherchen, nel 1930, ha rappresentato la Tre frammenti di Wozzeckche troviamo in questa registrazione cantata da Bénédicte Tauran in un arrangiamento particolarmente riuscito: i suoni del Ringel Ringel Rosenkranz, a partire dall'atto finale, sono magnifici.

Per sostenere questi FrammentiLa registrazione comprende anche altre due partiture fondamentali del catalogo di Berg. Il Tre pezzi per orchestra (nella versione di John Rea commissionata dal Musikkollegium) formano un'opera magmatica in cui il confine tra caos e organizzazione sonora è labile, proprio come quello degli echi delle valli presenti in Reigen e il vortice espressionista e da incubo della Marsch finale. Infine, arriva la magnifica Concerto in memoria di un angeloper violino e orchestra, qui con l'interpretazione intima della solista Rahel Cunz. Alban Berg compose questo capolavoro nel 1935, ancora provato dalla morte di Manon Gropius, figlia della sua amica Alma Mahler, e in esso trovò il modo di conciliare dodecafonia e tonalità.

Alban Berg: Tre pezzi per orchestra op. 6, Tre frammenti dal Wozzeck op. 7, Concerto per violino. Rahel Cunz, violino; Bénédicte Tauran, soprano; Musikkollegium Winterthur, Pierre-Alain Monot, direttore. Dabringhaus und Grimm MDG 901 1913-6

 

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