L'Iran sotto i tasti del pianoforte

Secondo volume dell'antologia "100 anni di musica pianistica iraniana": "Scheherazade" di Alireza Mashayekhi eseguita da Layla Ramezan.

Layla Ramezan. Foto : @Mehrdad Amini

Un disco è prima di tutto note, a volte parole, un viaggio. Ma può anche essere una scoperta, una rivelazione. ScheherazadeIl nuovo lavoro della pianista iraniana di Losanna Layla Ramezan è uno di questi... e anche bello! Una rivelazione dell'insospettabile vigore della musica cosiddetta "colta" nella terra dei poeti e degli eredi del grande Dario, portata in vita da uno strumento che non è solo un capolavoro, ma anche una fonte di ispirazione. a priori incompatibile con la finezza microtonale e gli altri sapori modali della secolare tradizione persiana, come il pianoforte. Scheherazade è un ambizioso affresco in nove parti di Alireza Mashayekhi (* 1940), uno dei pionieri della musica moderna iraniana, intervallato da respiri poetici tratti dalla sua stessa penna. Un'opera che ti travolge - che ti prende tanto quanto ti rasserena - e che costituisce "l'apice del viaggio filosofico e spirituale del compositore attraverso una teoria polifonica completa sviluppata da lui stesso e strutturata sulla base dell'architettura monofonica della musica persiana", come spiega lui stesso sulla copertina.

Questa instabilità, tipica del viaggio, è il riflesso del percorso di Alireza Mashayekhi, iniziato a Teheran e proseguito a Vienna, dove Hanns Jelinek ha aperto mille e una porta alla musica occidentale del XX secolo.e Si è poi trasferito a Utrecht, dove ha lavorato per quindici anni con l'Istituto di Sonologia, prima di tornare in Iran all'inizio degli anni Novanta per gettare le basi di gruppi "locali" destinati a portare sul palcoscenico una nuova generazione di creatori iraniani disinibiti, ovvero in grado di fondere le eredità occidentali e persiane senza tradirle. Ma questo viaggio è anche quello di Layla Ramezan, pianista iraniana partita per perfezionare la sua arte a Parigi e poi a Losanna (dove ha studiato con Christian Favre e Marc Pantillon all'HEMU), e che oggi appare estremamente orgogliosa di offrire alle orecchie occidentali un po' del suo Oriente, Sui tasti di un pianoforte (che spesso non ci rendiamo conto essere fiorente in Iran da quasi due secoli), accompagnata dalle improvvisazioni di zarb e santur di Keyvan Chemirani e dalla narrazione di suo padre, Djamchid Chemirani, come se venisse dalle profondità del tempo. Questo è il secondo volume di un'antologia pubblicata da Paraty, che alla fine comprenderà quattro volumi: quattro dischi per ripercorrere "100 anni di musica pianistica iraniana"... e allontanarsi da tutto!

Sheherazade, di Alireza Mashayekhi. Layla Ramezan interpreta 100 anni di musica pianistica iraniana. Vol. 2. Paraty 519240

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