Vita, opere e scritti di Ligeti

Due libri sono dedicati a uno dei principali compositori del XX secolo, che è riuscito a rimanere indipendente e libero, come se fosse alla periferia dei vari movimenti estetici che ha incontrato.

Foto: H. J. Kropp/Schott Music, Mainz

Karol Beffa ha scritto la prima biografia in lingua francese che prende in considerazione l'insieme della vita, dell'opera e della personalità di Ligeti, compreso il periodo ungherese e le sue ultime opere, in particolare gli studi per pianoforte, che il capitolo più ampio del libro decifra e analizza con precisione. L'autore mette in luce le numerose e variegate fonti di ispirazione di questo compositore senza pregiudizi, dall'insaziabile curiosità e dalla limpida chiarezza di scrittura: specchi, labirinti, orologi e altri meccanismi, costruzioni geometriche, illusioni prospettiche come quelle di Escher, la profondità di più strati, le strutture della chimica organica, gli oggetti frattali, alcuni dei suoi scrittori e artisti preferiti, persino cartoni animati e fumetti, e molto altro ancora. E ancora, sorpresa, riflessione, sogno, umorismo, derisione e assurdità.

Sempre pronto a evolversi, a modificare il suo stile di scrittura, come in una ricerca permanente, Ligeti mette sistematicamente in discussione i parametri, prima di reintegrarli nella piena consapevolezza dei loro contributi. Avendo vissuto sotto due regimi totalitari, era tanto più diffidente nei confronti di qualsiasi settarismo o pregiudizio - come lo fu, a partire dagli anni Settanta, nei confronti di una certa avanguardia e del postmodernismo. Tra gli altri documenti, Karol Beffa attinge alle comunicazioni personali del compositore e dei suoi interpreti, tra cui Aimard e Boulez, nonché ai suoi scritti, di cui è stato recentemente pubblicato il terzo volume della traduzione francese, in un'eccellente traduzione di Catherine Fourcassié.

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In questo ultimo volume ritroviamo la stessa onestà della sua opera musicale, intransigente e non dogmatica, e la stessa indipendenza di spirito. Ciò che colpisce immediatamente di questi scritti è la loro chiarezza, concisione e senso di concretezza. Oltre ad alcuni testi scritti prima dell'esilio dall'Ungheria (tra cui due brevi studi etnomusicologici), l'opera è divisa in tre parti di uguale dimensione: varie considerazioni sulla musica contemporanea (la musica elettronica, la funzione dello spazio, l'insegnamento della composizione, la politica e la musica, lo sviluppo storico dell'importanza del timbro, ecc.), analisi della musica di compositori della prima metà del XX secolo (soprattutto Webern, ma anche Bartók, Hindemith, Ives e Mahler) e infine vari scritti, di pari importanza, dedicati ai suoi contemporanei, tra cui Cerha, Kurtág e il troppo poco conosciuto Claude Vivier.

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Karol Beffa, György Ligeti, 464 p., € 28,00, Fayard, Parigi 2016, ISBN 978-2-21370124-0

György Ligeti, Écrits sur la musique et les musiciens, Traduzione di Catherine Fourcassié, 440 p., Fr. 28.00, Editions Contrechamps, Ginevra 2014, ISBN 978-2-940068-46-3

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