Ives e Gervasoni

Le Edizioni Contrechamps hanno pubblicato una traduzione francese di un testo mitico di Charles Ives e uno studio sull'opera di Stefano Gervasoni.

Stefano Gervasoni, Mailand 2011. Foto: Paride Galeone

Profondamente influenzato dall'idealismo dei trascendentalisti, Ives si ispirò alle principali figure di questo movimento (le più note delle quali furono Emerson e Thoreau) per quella che sarebbe diventata la sua monumentale seconda sonata per pianoforte (Sonata della concordia), per il quale scrisse una lunga prefazione che pubblicò separatamente: la Saggi prima di una sonataSi tratta di un misto di riflessioni estetiche, teologiche, filosofiche, sociali e politiche. Forse non brillano per coerenza, ma la loro sincerità è toccante. Le libere associazioni e le numerose digressioni sono come la sua musica: un impulso vitale che comprende sia pensieri elevati che affermazioni più banali, ed è pieno di citazioni. Con l'eccezione del lungo epilogo, in cui lascia trasparire qualche risentimento, come i trascendentalisti privilegia una curiosità aperta e senza limiti.

Oltre alla traduzione riveduta di Testquesto volume contiene due testi più brevi, uno sulla spazializzazione e l'altro sull'uso dei quarti di tono, oltre a estratti da Memo (commenti di Ives sulla sua vita, sulle sue opere e sulle sue opinioni) relativi alla Sonata della concordia e ampie note (un apparato critico indispensabile, poiché le citazioni che Ives trae da vari autori sono spesso imprecise, persino fantasiose). L'importanza di questa pubblicazione è accresciuta dal fatto che Ives, come molti compositori extraeuropei, è stato totalmente trascurato dalla musicografia di lingua francese.

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L'uso personale dei materiali e il loro significato storico ed emotivo, la dimensione semantica, l'espressività, l'inventiva delle sonorità e delle combinazioni timbriche sono alcune delle costanti del linguaggio di Stefano Gervasoni, la cui musica, di grande chiarezza, riunisce citazioni ed elementi del passato e del presente (tra cui, ad esempio, influenze del Fado), optando per la semplicità. Il compositore italiano, nato nel 1962, è stato spesso presentato e programmato dall'Ensemble Contrechamps, la cui casa editrice propone una monografia scritta da Philippe Albèra. Più di due terzi del libro sono dedicati all'analisi di alcune opere emblematiche, che descrivono la traiettoria dello sviluppo di Gervason e offrono riflessioni su questo o quell'aspetto della sua posta in gioco compositiva, come approfondisce l'altra parte principale del libro, che decifra alcuni dei concetti chiave che consentono di comprendere meglio l'estetica gervasoniana (sonorità, ripetizione e differenza, forma, riscrittura, memoria, ecc.) Il libro è completato dalle arricchenti riflessioni dell'autore nell'introduzione e nell'epilogo e da un catalogo delle opere del compositore bergamasco.

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Charles E. Ives : Essais avant une sonate, et autres textes, traduzione di Carlo Russi, Vivianna Aliberti, Dennis Collins e Sook Ji, 208 p., Fr. 18.00, Éditions Contrechamps, Genève 2016. ISBN 978-2-940068-49-4

Philippe Albèra: Le parti pris des sons. Sulla musica di Stefano Gervasoni, 500 p., Fr. 28.00, Éditions Contrechamps, Ginevra 2015, ISBN 978-2-940068-48-7

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