Musica a Ginevra

Due recenti pubblicazioni esplorano una parte importante del passato musicale ginevrino, spesso oscurato da idee preconcette, e la vita e l'opera del compositore e pianista Vincent Adler, uno dei tanti musicisti stranieri con sede a Ginevra.

Centro storico di Ginevra. Foto: Dragunsk Usf/flickr.com

In un libro riccamente illustrato, la storica Corinne Walker ci presenta un solido quadro della vita cittadina dall'inizio del XVII secolo al periodo dell'annessione francese, ben lontano dal cliché di una Ginevra in cui la musica era bandita da un calvinismo gretto. Al contrario, la musica era molto presente, soprattutto nel XVIII secolo, quando la pratica musicale si diffuse non solo nell'"alta società", ma anche tra i ricchi borghesi e gli artigiani. Non furono certo i canti del salterio a suscitare la passione per l'arte di Euterpe, ma innanzitutto la pratica sociale del ballo: sebbene la patria di Rousseau non avesse corti principesche o religiose, era comunque in mano a un'oligarchia che, come i giovani aristocratici riformati che venivano dall'estero a studiare, non disdegnava il divertimento. Così, a meno di mezzo secolo dalla morte di Calvino, e nonostante le reazioni scandalizzate dell'austero Concistoro, si moltiplicarono i balli che prevedevano la presenza di musicisti (gli stessi maestri di ballo suonavano il violino), con diversi gruppi, alcuni provenienti dalla vicina Savoia, che si esibirono già nel XVII secolo. Un ensemble più ampio ("Société de concerts") fu creato nel 1717. I salotti patrizi organizzavano concerti privati e accoglievano musicisti, tra cui Mozart, all'età di 10 anni, per ben tre settimane. La città attirò anche virtuosi come Viotti, l'oboista Le Brun e il suonatore di corno Punto. L'opera non fu da meno: nel 1766, dopo vari tentativi, un divieto di rappresentazione teatrale e un acceso dibattito, fu costruito in legno il primo teatro della Neuve. Lo stesso anno, incoraggiato da Voltaire, Grétry vi diede la sua prima opera comica. Dai maestri e dalle scuole di musica ai costruttori di strumenti e partiture e ai mercanti, dalla musica dei templi riformati a quella che accompagna le parate militari, le feste degli archibugi e le cerimonie rivoluzionarie, molti altri aspetti della vita musicale sono trattati in questo libro, compreso un contributo di Xavier Bouvier che esamina il contributo della giovane élite inglese e del violinista e compositore ginevrino Gaspard Fritz (1716-1783).

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Corinne Walker: Musiciens et amateurs: le goût et les pratiques de la musique à Genève aux XVIIe et XVIIIe siècles / con un contributo di Xavier Bouvier, 113 p., La Baconnière Arts/Haute École de musique, Genève/Neuchâtel 2017, ISBN 9782940462148

 

Qualche decennio dopo, nella Ginevra della metà del XIX secolo, la musica era ancora un piacevole passatempo per le famiglie benestanti e il pianoforte faceva parte dell'educazione delle ragazze. I concerti erano tenuti principalmente da illustri dilettanti di talento più o meno mediocre. Questo è il contesto descritto da Michel Cardinaux nella prima monografia dedicata a Vincent Adler (1826-1871), pianista e compositore di origine ungherese la cui carriera musicale itinerante lo portò a Vienna e Parigi, oltre che nella città del lago di Ginevra dal 1851 al 1856 e negli ultimi tre anni della sua vita. Edouard Lalo ha commentato le sue opere: "... come compositore, è molto notevole; è il moderno Chopin. Come pianista, suscitò entusiasmo ai suoi concerti nella Svizzera francese, poiché il suo modo di suonare combinava, secondo i commenti dell'epoca, potenza e morbidezza vellutata. Il suo successo non gli impedì di trovarsi in una posizione difficile, a causa della forte concorrenza di innumerevoli virtuosi. Impegnato come insegnante al Conservatorio di Ginevra, fu apprezzato dai suoi allievi, che gli offrirono un pianoforte in abbonamento. Di salute cagionevole, morì prematuramente. Dobbiamo ringraziare l'autore di questo libro per aver fatto rivivere la memoria di un musicista oggi totalmente dimenticato e, speriamo, per aver incoraggiato a riscoprire le sue composizioni, alcune delle quali sono brevemente presentate nell'ultimo capitolo.

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Michel Cardinaux: Vincent Adler: un compositeur hongrois à Genève, 161 p., Fr. 25.00, Rapsodia Helvetica, Nuvilly 2017, rapsodia@bluemail.chISBN 9782970087151

Michel Cardinaux ha registrato una prima serie di brani dedicati a questo meraviglioso musicista:

Vincent Adler : Grande marcia op. 24
https://youtu.be/CVChKbwlaCA

Vincent Adler : Barcarolle op. 26
https://youtu.be/aH-cl5U_g4I

Vincent Adler. Studio op. 16 n. 6
https://youtu.be/gYeu2BLxMwo

Vincent Adler : Valzer rococò op. 11
https://youtu.be/eegaa_igZcg

Vincent Adler : Album opus 13 n. 1
https://youtu.be/NlzdME9m0i4

Vincent Adler : Album opus 13 n. 2
https://youtu.be/6DJp5hdtrBs

Vincent Adler : Foglio d'album postumo
https://youtu.be/tdypjrTI8ks

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