Pezzo preromantico di una penna svizzera

Intorno al 1820, la compositrice e pianista svizzera Caroline Boissier-Butini scrisse il suo Sonatine 1a dedicate alla signorina Valérie Boissier. Con sei concerti e tre sonate per pianoforte al suo attivo, oltre a numerosi pezzi per vari ensemble di musica da camera, questa esperta musicista rivolse la sua attenzione alla figlia Valérie (1813-1893, la futura riformatrice sociale e scrittrice Madame de Gasparin), alla cui educazione musicale e pianistica provvide da sola. Nel 1831 e 1832, Valérie completò la sua formazione prendendo lezioni di esecuzione con Franz Liszt. All'età di cinque anni, la bambina suonava già il pianoforte. Sappiamo che la madre scrisse una serie di "esercizi" per lo strumento. Tuttavia, la Sonatina dedicata alla figlia è l'unico brano pedagogico che sia stato ritrovato in un manoscritto autografo. Chiaramente destinata ad allenare l'espressione di alcuni giri di frase pianistici, è una sonatina nel senso mozartiano di "sonata breve e facile per i principianti". La sua lunghezza di 42 battute corrisponde ai brevi pezzi che Johann Nepomuk Hummel pubblicò nel 1827 nel suo metodo intitolato Ausführliche theoretisch-practische Anweisung zum Piano-Forte-Spiel.

Il brano è stato pubblicato da Müller & Schade, su iniziativa dell'Associazione Caroline Boissier-Butini, il cui scopo è quello di arricchire il repertorio didattico con un brano pre-romantico di un compositore svizzero. Per quanto ne sappiamo, la Sonatine 1a dedicata a Mlle Valérie Boissier è uno dei primi esercizi di agilità per pianoforte di un compositore svizzero, e uno dei primi a essere pubblicato. La partitura è accompagnata da un'introduzione che presenta le due protagoniste - madre e figlia - e da una relazione sull'edizione critica.

Caroline Boissier-Butini (1786-1836), Sonatine 1a dedicate a Mlle Valérie Boissier per pianoforte, M&S 2577, fr. 13.00, Müller & Schade, Bern 2019