Una minaccia per artisti e consumatori

Niente copia privata di CD, DVD o file MP3, niente registrazione di programmi televisivi: è questo lo scenario che si prospetta ai consumatori svizzeri a seguito di un'iniziativa parlamentare che chiede l'abolizione della tassa sui supporti vergini come CD o DVD registrabili, lettori MP3 o registratori di hard-disk.

All'inizio di aprile, i membri del Parlamento svizzero hanno ricevuto una lettera e una petizione firmate da quasi 3.200 artisti e oltre 70 organizzazioni culturali di tutta la Svizzera. Nella lettera, gli artisti e le organizzazioni raccomandano di respingere l'iniziativa parlamentare del PLR, che mira ad abolire la tassa sui supporti vergini come CD e DVD registrabili e altri supporti di memoria come lettori MP3, registratori a disco rigido, telefoni cellulari e tablet.

Le conseguenze per i titolari dei diritti dei vari repertori sarebbero devastanti: potrebbero perdere quasi 12 milioni di franchi all'anno. Inoltre, l'importo destinato all'assistenza sociale e alla promozione della cultura diminuirebbe di 1,3 milioni di franchi all'anno.

L'abolizione del prelievo sui supporti vergini avrebbe conseguenze di vasta portata anche per i consumatori: significherebbe vietare la copia di CD, file MP3, film, libri o fotografie per uso privato, oppure tale copia sarebbe possibile solo previo accordo e sulla base di contratti individuali. In pratica, quest'ultima opzione comporterebbe una grande mole di lavoro e costi elevati.

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