Un quarto delle imprese culturali si trova in una situazione grave
Sapevamo che il settore culturale era stato duramente colpito dalla crisi sanitaria. Un'indagine condotta dalla Task Force Culture Romande rivela che un quarto degli operatori e delle imprese culturali si trova in una grave situazione finanziaria.
Per la prima volta, le cifre rivelano l'entità dei danni causati dalle chiusure nonostante le misure di sostegno, nonché le ampie disparità nell'ecosistema culturale altamente diversificato. La Task Force Culture Romande propone quattro soluzioni concrete per migliorare la protezione di tutti gli anelli della catena, al fine di superare i mesi rimanenti e garantire una ripresa che non lasci nessuno al freddo.
I dati sono allarmanti: più di un quarto delle aziende si trova in una situazione grave o catastrofica e quasi la metà degli operatori culturali dichiara di avere difficoltà finanziarie. Inoltre, 43% di loro temono di dover abbandonare la loro professione per motivi finanziari. Stiamo quindi assistendo alla possibile scomparsa di gran parte del settore culturale della Svizzera francese.
Aiuto concesso, ma mal adattato
I dati dettagliati che emergono dall'indagine ci permettono di analizzare le ragioni di questo dato preoccupante e di individuare le lacune delle misure messe in atto. Emergono diverse ragioni:
- Il limite massimo degli aiuti e delle compensazioni è di 80% in un settore in cui le riserve sono scarse. A quasi un anno dall'inizio delle chiusure, un quarto delle aziende dichiara di non aver ancora trovato una soluzione.
- la complessità burocratica delle procedure e la lentezza della loro elaborazione. Nella maggior parte dei casi, ci sono voluti dai due ai quattro mesi per ottenere una decisione e un ulteriore periodo per ricevere il risarcimento.
- la preesistente disparità di protezione sociale tra lavoratori autonomi e dipendenti, che ha contribuito a rendere i lavoratori autonomi particolarmente colpiti dalla crisi.
Quattro soluzioni per aiutarvi a migliorare
Queste osservazioni non fanno che rafforzare la richiesta degli ambienti culturali di semplificare e accelerare il processo di risarcimento.
La Task Force Culture Romande chiede quindi :
1. Nell'immediato, sostegno a tutte le proposte che mirano a istituire aiuti rapidi e non burocratici sotto forma di indennità forfettarie, al fine di sostenere gli artisti e gli operatori culturali e consentire loro di superare la crisi di Covid con maggiore dignità, in particolare la proposta Roduit per consentire l'accesso all'assistenza di rigore ai lavoratori autonomi e la proposta Dandrès per estendere il periodo quadro per i lavoratori intermittenti.
2. Che la Confederazione consenta ai Cantoni di compensare le perdite superiori a 80%.
3. Porre fine alle ormai evidenti disparità di trattamento: un piano per la riapertura dei luoghi di cultura, concordato tra le Confederazioni e i Cantoni, deve essere messo in atto con urgenza se si vuole evitare un irreparabile declino della cultura nella Svizzera francese. Senza queste prospettive, non ci saranno impegni - e allora non avrà senso introdurre misure di compensazione per eventi cancellati che non hanno mai avuto luogo.
4. Infine, per dare attuazione all'articolo 114 comma 2 lettera c della Costituzione: "i lavoratori autonomi possono assicurarsi facoltativamente" con l'assicurazione contro la disoccupazione.
- Task force cultura romanda
- La situazione descritta dalle imprese culturali
- Task force cultura romanda
- La situazione descritta dagli operatori culturali