Lo smartphone, uno strumento tascabile

Gli smartphone di oggi sono come dei computer. La loro potenza di calcolo è sufficiente per applicazioni veramente musicali e il loro touchscreen consente una reale interazione con l'utente.

I compositori sono da tempo interessati a utilizzare i telefoni cellulari per fare musica. Golan Levin ha creato Dialtones: una telesinfonia nel 2001, ma le possibilità tecniche erano allora limitate alle suonerie di base dei dispositivi dell'epoca. Oggi gli smartphone sono computer. La loro potenza di calcolo è sufficiente per applicazioni realmente musicali e il loro touchscreen consente una reale interazione con l'utente.
Attualmente esistono 12.000 applicazioni musicali per Apple iOS (iPhone e iPad) e circa 400 per altri sistemi (Android e Windows 8). Apple è in vantaggio in
in questo campo perché le sue apparecchiature sono le uniche in grado di generare il suono senza ritardi. Oltre a
alcuni produttori di strumenti che si sono lanciati nella programmazione di applicazioni
per gli smartphone (Korg, Yamaha), la maggior parte degli sviluppatori di questo tipo di strumenti sono
dilettanti.
GarageBand è probabilmente l'applicazione musicale più completa per iPad. È
permette di imitare diversi strumenti esistenti: tastiere, chitarre, batterie. Ma non
Nessuna di queste imitazioni è versatile come gli strumenti originali. La cosa più interessante, quindi, è inventare applicazioni che sfruttino le caratteristiche di smartphone e tablet per creare musica che non potrebbe essere suonata su altri strumenti.
Per fare ciò, possiamo sfruttare i vari sensori installati in questi dispositivi: la fotocamera
permette di suonare uno strumento virtuale (come l'app Air Guitar); i rilevatori di movimento possono attivare suoni, spesso di batteria (Samplodica); il giroscopio
può modificare i parametri del suono in funzione della posizione del dispositivo (GyroSynth); il microfono può funzionare come un rilevatore di respiro e imitare la tromba o il
sassofono (Wivi Band); la bussola può essere utilizzata per controllare i suoni in base alle esigenze del pubblico.
il loro orientamento spaziale (Bacchetta sonora).
Combinando diversi di questi rivelatori, possiamo immaginare applicazioni davvero innovative.
nuovo e sempre più musicale, accessibile anche ai non musicisti.

Articolo completo in tedesco: www.musikzeitung.ch/de/service
Illustrazione : App Rockmate (Schermata)

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